“In principio c’è solamente il buio.
L’ombra è mia amica. Fra le sue braccia riesco ad essere fragile senza la necessità di restare all’erta. Non occorre guardarmi le spalle, devo solamente scrutare la parte più profonda di me e lasciar uscire la rabbia e la disperazione ignorando la paura delle conseguenze.
Niente maschere, al buio.”
Ciao !
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Oggi, infatti, ti parlo di “Linx” di Luca Giribone, un romanzo distopico e visionario, dal ritmo incalzante condensato in ventiquattro intensissime ore.
Questo libro è ambientato in un’epoca decadente a Nova Mediolanum (una Milano totalmente diversa da quella che conosciamo). Qui dove la società è segnata da profonde fratture, si diffonde fra le caste in cui è divisa la popolazione, una nuova forma di droga invisibile e subdola. Chi ne conosce i suoi effetti direbbe che i colpevoli della sua diffusione sono Loro.
Il protagonista del romanzo è Linx, un cacciatore di androidi, che ha perso tutto e che ha compiuto una scelta dalla quale non potrà più tornare indietro, scoprendo di essere collegato a una rete d’inganni che coinvolgono la drammatica morte della donna della sua vita, la reale natura delle persone di cui più si fida e la deriva incontrollata di un preoccupante segreto che sta emergendo dai margini della società malata.
Al centro di tutto questo ci sono proprio Loro, che sembrano essere riusciti a diventare parte integrante della popolazione, che non è a conoscenza della loro esistenza e del pericolo che sta correndo.
Linx è un thriller fantascientifico senza respiro, un romanzo alla Blade Runner che descrive una realtà disperata ma talmente reale che in futuro c’è il rischio che possa ahimè presentarsi.
Luca Giribone riesce con la sua scrittura a coinvolgere e ad appassionare il lettore, spiazzandolo con un finale davvero sorprendente e totalmente inaspettato.
Se sei un amante dei thriller, dei romanzi dispotici e di fantascienza sono certa che questo romanzo ti conquisterà, tenendoti incollato/a, dalla prima all’ultima pagina.
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